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Glossario di fotografia

Il linguaggio fotografico tecnico può risultare di difficile comprensione ai non addetti ai lavori. Se i termini fotografici ti sfuggono e vuoi conoscerli meglio, Istituto Italiano di Fotografia ha pensato a te.

Per permettere a coloro che si stanno avvicinando alla fotografia di comprendere meglio i termini fotografici IIF ha preparato un glossario di fotografia suddiviso per categorie.

Nelle voci dedicate al linguaggio fotografico puoi ammirare anche una piccola selezione di scatti dei nostri studenti per comprendere appieno le caratteristiche dei singoli linguaggi.

 


Tecnica fotografica

  • Regola dei terzi: si fonda sull’idea di suddividere l’inquadratura utilizzando una griglia immaginaria in modo da ottenere tre sezioni orizzontali e tre verticali. Nella regola dei terzi gli elementi di maggiore interesse dell’immagine andranno collocati in uno o più punti d’intersezione di questa griglia oppure allineati su una delle linee.
  • Profondità di campo: consiste in quell’area che si estende dietro e davanti il piano focale in cui gli elementi appaiono nitidi, fenomeno identificato anche all’acronimo PDC (Profondità Di Campo).
  • Piano focale: è il piano su cui l’immagine proveniente dall’ottica viene proiettata dopo essere stata regolata con la messa a fuoco dell’obiettivo, sia automatica sia manuale.
  • Tempo di posa: lasso di tempo tra l’apertura e la chiusura dell’otturatore durante uno scatto. Come il diaframma, anche il tempo di posa ha una propria scala numerica. I tempi di posa contribuiscono alla ricerca della corretta esposizione ed influenzano la resa finale dell’immagine.
  • Bilanciamento del bianco: processo tramite il quale si può correggere la temperatura colore di una fotografia. La temperatura colore è misurata in Kelvin. Più i Kelvin saranno bassi più l’immagine risulterà “calda”, più i Kelvin saranno alti e più l’immagine sarà “fredda”.
  • Messa a fuoco: modalità di regolazione sull’obiettivo della distanza che intercorre tra obbiettivo, soggetto e sensore. La messa a fuoco, insieme al diaframma, permette di creare piani dimensionali differenti tra il soggetto principale e lo sfondo dando la possibilità di scegliere a quale elemento della composizione si vuole dare maggior rilievo. La messa a fuoco può essere regolata automaticamente (autofocus) o manualmente.
  • Lunghezza focale: rappresenta la distanza tra il centro ottico dell’obiettivo e il piano pellicola o piano di messa a fuoco, ossia il sensore/pellicola. Non sempre coincide con il centro dell’obbiettivo. Viene misurata in millimetri.
  • Esposizione: è la combinazione dei due parametri, tempo di scatto e diaframma, forniti dall’esposimetro in relazione alla sensibilità ISO impostata sulla fotocamera e alla luce presente nella scena inquadrata, che permette di ottenere la “corretta esposizione”.
  • ISO:determinano la sensibilità del sensore digitale della macchina fotografica e delle pellicole alla luce. Come gli altri due parametri fondamentali, anche gli ISO hanno una propria scala di valori: più elevato è il numero più il sensore/pellicola sarà sensibile, più aumenterà il rumore digitale nel sensore e la grana sulla pellicola.
  • Light painting: o dipingere con la luce, è una tecnica fotografica che permette il controllo di una sorgente luminosa creando così una foto creativa e artistica. Utilizzata per esaltare il prodotto fotografato.
  • Bokeh: comunemente chiamato anche effetto sfocato, indica le zone nei piani fuori fuoco di un’immagine fotografica.
  • Controluce: questa tecnica produce una retroilluminazione del soggetto. In questo caso la fotocamera viene puntata direttamente verso una fonte di luce. Questa tecnica nasconde i dettagli e provoca un forte contrasto tra luce e ombra, sottolineando forme e linee.
  • Ritocco fotografico: l’insieme dei procedimenti che portano alla modifica di una fotografia, consentendo di migliorare il soggetto, eliminando o aggiungendo particolari.

Linguaggi fotografici

  • Fotografia Commerciale: ha lo scopo di ritrarre qualsiasi prodotto o soggetto facendolo apparire unico ed eccezionale. Un fotografo commerciale realizza gli scatti in funzione del suo concreto utilizzo (campagna pubblicitaria, social network, sito internet, ecc). La fotografia commerciale ha lo scopo di invogliare un futuro acquirente ad acquistare un prodotto o servizio, enfatizzandone al meglio le caratteristiche.
  • Fotografia Autoriale/Artistica: non prevede una finalità commerciale, ma bensì espressiva ed artistica, con l’intento di comunicare un concetto o un’emozione all’osservatore. Rispecchia la personalità e la visione dell’autore ed ha spesso una forte componente progettuale.
  • Comunicazione visiva: è una forma di comunicazione che avviene tramite un’immagine, rappresentando la realtà in maniera diretta e didascalica oppure metaforica e/o simbolica. Questo tipo di comunicazione permette una maggiore facilità di memorizzazione e un massimo effetto comunicativo a breve termine.
  • Progettualità: l’insieme delle fasi organizzative ed espressive, utili per la realizzazione di progetto fotografico; dagli aspetti tecnici e quelli interpretativi. Vengono affrontate tutte le possibili opzioni, in forma teorica e pratica.
  • Still life: traducibile letteralmente in “natura morta”, il termine identifica un genere fotografico che ha come finalità la rappresentazione di soggetti inanimati, sia a scopo puramente estetico e artistico sia a scopo pubblicitario.
Gabriele-Onere_still-life_IIF-Milano
Ph. Benedetta Gaiani_IIF Milano
  • Still life animato: è la fotografia di oggetti che possono essere tenuti o indossati da un soggetto che interagisce durante lo scatto.
Ph. Andrea Breda_still life_IIF Milano
Ph. Gabriela De Giacomo_still life_IIF Milano
Ph. Frana Roberto_still life_IIF Milano
Ph. Martina Giacon_still life_IIF Milano
  • Food photography (fotografia alimentare): sottogenere della fotografia di still-life, prevede composizioni che hanno per oggetto il cibo di cui vengono esaltati, attraverso tecniche e schemi di illuminazioni differenti, colori e forme per restituire all’osservatore una sensazione estetica di piacere.
Ph. Francesco Ciranna_food_IIF Milano
Ph. Serena Groppelli_food_IIF Milano
Ph. Perilli Sandra_food_IIF Milano
Ph. Federica Cepparrone_food_IIF Milano
  • Portrait (ritratto): genere fotografico, eseguito in studio fotografico o in esterni, che ha per soggetto una o più persone allo scopo di evidenziare aspetti fisici, formali, psicologici o espressivi. Nella fotografia di ritratto oltre a poter optare per inquadrature e tagli differenti, è a discrezione del fotografo se valorizzare o meno il fondale o la location nella quale il soggetto è posizionato.
    Ph. Camilla Ferrari_ritratto_IIF Milano
    Ph. Serena Groppelli_food_IIF Milano
    Ph. D'Alessio Veronica_IIF Milano
    Ph. Francesca Binda_IIF Milano
    Ph. Miriana Marra_IIF Milano
    Ph. Francesco Marongiu_IIF Milano
    • Ritratto ambientato: sottogenere del ritratto nel quale si verifica un’interazione tra ambienti e ritratti puri. L’ambiente circostante consente di dare forza emotiva e valore aggiunto allo scatto e diventa quindi parte fondante della composizione.
      Ph. Camilla Ferrari_ritratto_IIF Milano
      Ph. Serena Groppelli_food_IIF Milano
      Ph. Barbara Tosi_IIF Milano
      Ph. Pierfederici Sofia_ritratto_IIF Milano
      Ph. Castelnuovo Antonella_IIF Milano
      Ph. Alessia Sardiello_IIF Milano
      • Fotografia di paesaggio: genere che ha per soggetto spazi naturali o urbani dei quali si vuole sottolineare un particolare aspetto, un’atmosfera, una valenza culturale, storica e sociale. La categoria di paesaggio include gli ambienti sia naturali sia antropizzati.
        Ph. Sandra Perilli_paesaggio_IIF Milano
        Ph. Parmigiani Clara_paesaggio_IIF Milano
        Ph. Cigala Matteo_Paesaggio_IIF Milano
        Ph. Veronica Maria Chiara Sala_Istituto Italiano di Fotografia
        Ph. Elena Benvenuto_Istituto Italiano di Fotografia
        Ph. Camilla Ferrari_paesaggio_IIF Milano
        • Fotografia di paesaggio con persona: sottogenere della fotografia di paesaggio in cui è presente nell’ambiente anche la figura umana che può risultare in primo o secondo piano.
        • Reportage: genere fotografico che ha lo scopo di raccontare una storia, un evento, un luogo o una particolare situazione sulla quale si vuole porre l’attenzione, cercando di far emergere un messaggio e comunicarlo con le immagini. Il reportage può avere un taglio sociale, geografico, storico e naturalistico oppure aziendale.
          Ph. Riccardo Ranza_IIF Milano
          Ph. Alice Jankovic_IIF Milano
          Ph. Oliviero Caronna_IIF Milano
          Ph. Francesca Pozzi_IIF MIlano
          Ph. Manfredi Prestigiacomo_IIF Milano
          Ph. Alice Jankovic_Romania_IIF Milano
          • Reportage sociale: sottogenere del reportage, identificato anche con il termine fotogiornalismo, racconta aspetti della società odierna, approfondendo storie, argomenti e narrazioni di varia natura.
          • Street photography: peculiarità di questo genere è il cercare di immortalare persone o situazioni cogliendone la spontaneità e la naturalezza. Non è un genere nel quale il fotografo ha il controllo della situazione, bensì si posiziona in un flusso spazio-temporale nel quale si intersecano un numero variabile di situazioni e arbitrariamente sceglie il soggetto da immortalare.
            Ph. Luciana Lorizzo_MilanoPride_IIF Milano
            Ph. Camilla Ferrari_street_IIF Milano
            Ph. Dimitri Damjani_IIF Milano
            Ph. Enrica Gjuzi_street_IIF Milano
            Ph. Angelo Anzalone_IIF Milano
            Ph. Nicola Cordì_Istituto Italiano di Fotografia
            • Fotografia naturalistica: genere fotografico che ha come soggetto la flora e la fauna con l’obiettivo di valorizzare e mostrare la bellezza della natura.
            • Fashion photography (fotografia di moda): genere fotografico che ha lo scopo di rappresentare e valorizzare capi e accessori al fine di promuovere i prodotti e le scelte stilistiche ed estetiche di un brand di moda, attraverso la veicolazione delle immagini in campagne pubblicitarie, riviste, testate giornalistiche, social network e mezzi che garantiscano visibilità alle collezioni. Il servizio fotografico può avvenire sia in esterni/location sia in studio fotografico, a seconda delle necessità del fotografo e dell’agenzia.
            Ph. Luciana Lorizzo_MilanoPride_IIF Milano
            Ph. Andrea Lanno_fashion_IIF Milano
            Ph. Oliviero Caronna_IIF Milano
            Ph. Alice Jankovic_IIF Milano
            Ph. Irene Guastella_fashion_IIF Milano
            Ph. Violante Passadore_fashion_IIF Milano
            • Beauty: sottogenere della fashion photography che mira alla promozione e valorizzazione di prodotti del mondo del beauty, utilizzati direttamente sui modelli.
              Ph. Alessandro Lo Faro_IIF Milano
              Ph. Laureana Stefano_IIF Milano
              Ph. Anna Petrò_IIF Milano
              Ph. Clara Parmigiani_IIF Milano
              Ph. Castelnuovo Antonella_IIF Milano
              Ph. Andrea Venturini_IIF Milano
              • Nudo artistico: genere fotografico che indaga il corpo umano e le sue forme. La rappresentazione del corpo nudo non è fine a sé stessa bensì cela una gamma di significati più o meno ampia sulla quale il fotografo vuole richiamare l’attenzione dell’osservatore.
                Ph. D'Alessio Veronica_Nudo Artistico_IIF Milano
                Ph. Gerli Carlo_IIF Milano
                Ph. Delfina Picchiottini_IIF Milano
                Ph. Tommaso Montenesi_IIF Milano
                Ph. Merino Elias_IIF Milano
                Ph. Martini Vanessa_Nudo artistico_IIF Milano
                • Fotografia di architettura e d’interni: genere fotografico che presenta un edificio o gli interni, esaltando la bellezza della progettazione architettonica e di design.
                  Paolo Fava_IIF Milano
                  Ph. Sara Gentile
                  Ph. Binda Francesca_IIF Milano
                  Ph. Viganò Fabio Enrico_IIF Milano
                  Ph. Gianfrancesco Roberta_IIF Milano
                  Ph. Gorini Camilla_IIF Milano
                  • Fotografia di Spettacolo: genere fotografico che ha come scopo quello di pubblicizzare, documentare e promuovere eventi, concerti, spettacoli di danza, circo, ecc.
                    Ph. Sonia Santagostino_IIF Milano
                    Ph. Virginia Bettoja_Istituto-Italiano-di-Fotografia
                    Ph. Rossella Mele_IIF Milano
                    Ph. Beduini Cosimo_IIF Milano
                    Ph. Rossella Mele_IIF Milano
                    Ph. Marilina Sallustio_IIF Milano
                    • Wedding photography (fotografia matrimoniale/di cerimonia): genere fotografico che viene praticata in occasione di un matrimonio, focalizzandosi sull’immortalare i partecipanti e i momenti salienti della cerimonia e dei festeggiamenti.
                    • Fotografia sportiva: l’obbiettivo principale è quello di trasmettere l’intensità e la perfezione del gesto atletico e le caratteristiche del movimento sportivo.
                    • Fotografia e cinema (fotografia cinematografica): il fotografo si occupa di collaborare con il registra per la scelta dei movimenti di macchina, tagli dell’inquadratura, dell’intensità e della gradazione cromatica delle luci con lo scopo di esaltare le atmosfere delle scene.
                    • Videomaking (riprese video): la realizzazione di riprese per mezzo di una telecamera. Consiste nella realizzazione di una serie di fotogrammi in sequenza continua, utilizzata nel cinema, nella pubblicità e durante video shooting.
                    • Editing e montaggio video: un processo che viene utilizzato per realizzare un prodotto audiovisivo, tramite la modifica ed il montaggio di riprese video al quale si aggiungono tracce audio e/o effetti sonori.
                    • Editing fotografico: lavoro svolto da un fotografo professionista o da un photoeditor che consiste nell’esaminare e scegliere le foto da pubblicare su rivista o esporre in mostra; lo scopo è quello di ricercare le immagini più efficaci per il fine comunicativo per cui sono state realizzate.

                    Attrezzatura e studio fotografico

                    • Reflex: le macchine fotografiche Reflex o SLR sono dotate di un sistema ottico complesso, formato da uno specchio che riflette l’immagine proveniente dall’ottica e la direziona verso un sistema chiamato pentaprisma che permette al fotografo di vedere l’immagine nell’oculare.
                    • Mirrorless: le macchine fotografiche Mirrorless non possiedono lo specchio e il pentaprisma tra il sensore e l’obiettivo, perciò la luce arriva direttamente sul sensore in modo semplice ed immediato.
                    • Portfolio: insieme dei lavori svolti da un professionista, contenente materiale illustrativo o promozionale. Nella fotografia viene presentato come l’esplicitazione del proprio stile e delle proprie capacità tecniche e creative.
                    • Ombrelli fotografici: gli ombrelli per studio fotografico si utilizzano per aumentare la quantità di luce diffusa, in modo che la luce sia morbida ma anche intensa. Spesso viene utilizza nella fotografia ritrattistica. Esistono diverse tipologie di ombrelli fotografici: riflettenti e traslucidi (bianchi e silver), ma soprattutto di varie dimensioni.
                    • Treppiede: sostegno dotato di tre aste unite realizzate in materiale metallico o plastico; viene utilizzato per fornire sostenibilità e controllo durante una ripresa cinematografica o un servizio fotografico.  Può essere sia in esterni sia in studio.
                    • Otturatore: dispositivo meccanico a controllo elettronico della macchina fotografica che stabilisce il tempo con cui la luce colpisce il piano focale dove sarà posto il sensore o la pellicola.
                    • Sensore: rettangolo di silicio interno alla macchina fotografica, che converte la luce in energia elettrica, la quale sarà convertita in informazione digitale dal convertitore Analogico/Digitale, un componente dedicato alla creazione di dati digitali. Nelle fotocamere analogiche il sensore è sostituito dalla pellicola.
                    • Obiettivo: dispositivo ottico capace di riprodurre un’immagine dalla realtà alla macchina fotografica. Gli obbiettivi si suddividono in: “normali” (45-50mm), “grandangolari” (da 10mm a 30mm), “teleobiettivi” (da 50mm a 300mm).
                    • Diaframma: lamine in forma di falce posizionate all’interno dell’obiettivo e serve a determinare la quantità di luce che dovrà raggiungere il piano focale durante lo scatto. Il diaframma ha una specifica scala numerica, che determina il livello di “apertura” o “chiusura” delle suddette lamine.
                    • Polarizzazione: un particolare filtro utile per la riduzione dei riflessi dalle superfici e migliorare la saturazione dei colori. Sulle superfici metalliche, cromate o specchi il filtro non ha effetto. Questo tipo di filtro può essere di tipo lineare (PL) o circolare (CPL).
                    • Focale fissa: un obiettivo dotato di un solo valore di focale e non può essere modificata. Mediamente gli obiettivi a focale fissa forniscono una maggiore nitidezza rispetto a quelli a focale variabile.
                    • Grandangolo: obiettivo dalla lunghezza focale ridotta (<35mm) in grado di fornire una maggiore profondità di campo e un ampio angolo di ripresa.
                    • Zoom digitale: ingrandimento di un’immagine o un video in modo digitale, attraverso un’elaborazione software, senza l’utilizzo di lenti ottiche.  Le foto possono risultare di bassa qualità.
                    • Filtro UV: filtro privo di qualunque dominante di colore, lo si usa per bloccare i raggi ultravioletti che possono avere un effetto di riduzione di qualità dell’immagine. Il filtro va avvitato davanti all’obiettivo.
                    • Filtro ND: filtro a densità neutra, si presenta di colore grigio e consente di allungare di diversi stop i tempi di posa, riducendo l’intensità della luce in maniera uniforme su tutte le lunghezze d’onda.
                    • Luce continua: illuminatori che, una volta accesi, non mutano d’intensità e colore. Tale tipologia di luce è divisibile in due tipologie: luce tungsteno, con temperatura colore da 2300K a 3200K e luce led da 2300K fino a 6500K.
                    • Luce flash: utilizzata maggiormente negli studi fotografici ma possono essere impiegata anche in shooting in esterni. A differenza della luce continua, i flash funzionano ad “intermittenza”, quando si scatta la foto, in contemporanea il flash emette luce per alcuni millesimi di secondo. La temperatura colore del flash è di 5500K.
                    • Luce naturale: luce del sole, considerata spesso la miglior luce possibile da utilizzare, dato che l’occhio umano è più abituato ad essa che alla luce artificiale.
                    • Formato JPG: formato standard dei fotografi; è il formato più leggero e da ciò dipende la sua qualità minore rispetto al RAW, in quanto contiene meno informazioni.
                    • Formato RAW: formato di alta qualità. Ormai il più popolare tra i fotografi; a causa del maggior numero di informazioni che contiene rispetto al JPG, è il miglior formato da utilizzare in post-produzione. Ovviamente maggiore qualità significa anche maggiore pesantezza del file.
                    • Modificatore di luce: dispositivo capace di modificare proprietà della luce artificiale continua o flash.
                    • Parabola: modificatore di luce più comune, svolge la funzione di unire e dirigere la luce emessa dal flash in un fascio più concentrato.
                    • Barndoor: accessorio che viene applicato alle parabole dei flash o alle lampade a luce continua. L’utilizzo permette di gestire la direzione e l’ampiezza del fascio luminoso, trasformando anche luci circolari in rettangolari e quadrate attraverso l’orientamento delle alette laterali.
                    • Griglia: modificatore di luce, si presenta come un disco di alluminio nel quale all’interno è presente una struttura a nido d’ape.
                    • Snoot: modificatore di luce che ha la funzione di concentratore. La forma è quella di un cono, fissato alla sorgente in modo che produca una luce concentrata.
                    • Pellicola: utilizzata nelle macchine fotografiche analogiche. Sfrutta processi fisico/chimici per registrare le immagini. Comunemente si presentano come rullini o fogli chiamati pellicole piane con dimensioni standard.
                    • Esposimetro: accessorio utilizzato per quantificare la luce presente nella scena inquadrata. Esso fornisce il suggerimento dei parametri da impostare sulla fotocamera per ottenere un’immagine correttamente esposta.
                    • Fondale: accessorio che permette di creare uno sfondo idoneo e omogeneo per la realizzazione di una foto. Utilizzati prevalentemente in studio fotografico per scatti di ritratto e still life.
                    • Beauty Dish: riflettore con una sagoma molto ampia, che ricorda un grande piatto. Prevede un disco deflettore che impedisce l’arrivo della luce in modo diretto al soggetto. Utilizzato prevalentemente nella fotografia di beauty per risaltare i lineamenti della modella ma soprattutto il suo make-up.
                    • Pannello Riflettente: superficie che permette di illuminare l’oggetto fotografato con una luce riflessa dalla sua superficie. Utilizzata per riflettere la luce e ammorbidire le ombre, illuminare il viso del soggetto o l’oggetto. Può avere forma ovale, rettangolare o triangolare.
                    • Testa per Treppiedi: si presenta come un insieme di elementi meccanici che permette di orientare la parte superiore sulla quale si avvita la fotocamera, comunemente chiamata “testa”. Ne esistono di varie tipologie: a sfera, joystick, panoramiche, fluide, video o cremagliera.

                    Post-produzione

                    • Adobe Photoshop: software utilizzato per l’elaborazione, ritocco ed editing di foto e immagini digitali.
                    • Adobe Illustrator: software che si occupa di grafica vettoriale, fondamentale per designer, grafici e illustratori.
                    • Adobe Premiere Pro: software che si occupa del montaggio dei video basato su timeline.
                    • Adobe Lightroom: programma utilizzato da fotografi per gestire grandi quantità di immagini nel processo di post-produzione.
                    • Gimp: software gratuito per l’editing di immagini. Offre la funzione di gestione del colore di prim’ordine per garantire una riproduzione del colore ad alta fedeltà.
                    • Luminar: primo editor di immagini gestito dall’intelligenza artificiale (IA).
                    • Posterizzazione: effetto applicabile ad un’immagine in cui questa viene compressa, riducendo così i livelli di colore aumentandone il contrasto. L’immagine potrebbe risultare con uno stile simile ad un fumetto o ad un poster, da cui deriva il nome dell’effetto.
                    • Color correction: tecnica utilizzata nella post-produzione per modificare la temperatura colore di un’immagine. Può essere primaria, se coinvolge tutta l’immagine, oppure secondaria, se riguarda una porzione dell’immagine o un colore.

                    Video making

                    • Work flow: letteralmente flusso di lavoro, ossia l’insieme di operazioni necessarie per la creazione di un video, dall’intuizione iniziale al prodotto finale.
                    • Storyboard: utilizzato per delineare in modo visivo le caratteristiche dettagliate delle scene.
                    • Inquadratura: porzione di scena inserita nel fotogramma caratterizzata da specifiche caratteristiche compositive e formali.
                    • Scena: insieme di inquadrature con coerenza narrativa che si svolgono nello stesso arco temporale e spaziale.
                    • Frame: ogni singola immagine che compone l’insieme di un video.
                    • Slow-motion (rallentatore): tecnica cinematografica che consiste nella diminuzione del numero di fotogrammi al secondo che conferisce un effetto rallentato al girato. L’utilizzo può essere predisposto in fase di ripresa o applicato successivamente nel montaggio.
                    • Transizione video: elemento che si utilizza nel montaggio video per scandire il ritmo della narrativa. Possono essere di vario tipo come stacco, dissolvenza e tendina.
                    • Piano americano: il soggetto viene inquadrato a metà ginocchio.
                    • Figura intera: il soggetto viene inquadrato dalla testa ai piedi.
                    • Primo piano: il soggetto viene inquadrato dal volto all’altezza delle spalle.
                    • Piano sequenza: inquadratura lunga caratterizzata da una continuità temporale e dall’assenza di stacchi e transizioni video.
                    • Montaggio o video editing: insieme di operazioni che seguono le fasi delle riprese nella realizzazione di un prodotto televisivo o cinematografico. Comprendono montaggio, doppiaggio, missaggio e in alcuni casi l’elaborazione digitale delle sequenze con effetti speciali.